Tutti hanno in casa un gioco da tavolo o un gioco di società. Spesso però si confondono le due categorie nonostante siano due giochi differenti e in quanto tale vanno trattati. Il gioco da tavolo si chiama in questo modo per una motivazione intuitiva: ha bisogno infatti di una qualsiasi superficie per essere giocato in quanto utilizza dei tabelloni o delle plance di gioco che, per forza di cose, devono essere poggiate su un tavolo o simili.

Ovviamente esistono giochi da tavolo molto diversi tra loro e che potrebbero dare adito a dubbi in merito alla loro categoria: possono esserci delle differenziazioni tra i vari in commercio, i tabelloni possono essere sostituiti dalle plance personali, possono esserci diversi pezzi da far combaciare o l’aggiunta di altri elementi come carte, segnalini, ecc. Alcuni potrebbero pensare che i giochi esclusivamente di carte possano essere considerati da tavolo ma non è così in quanto sono una categoria a sé. In linea grossolana, tutti i giochi da tavolo hanno bisogno di tabelle, plance, tabelloni e una serie di accessori necessari ai fini del gioco.

Nulla da dire in merito al loro target di riferimento, i giochi da tavolo nascono per essere un’attività condivisa da tutta la famiglia e per poter essere giocati da persone di tutte le età ma, con il tempo, si è assistito ad una netta trasformazione. Sono nati molti wargame e gestionali che necessitano di molta preparazione ed esperienza, indirizzandoli quindi ad un mercato di nicchia.

Il gioco di società è una definizione molto più generalizzata e comprende una serie di attività ludiche.

All’interno di questa categoria sono inclusi i giochi di carte, i giochi da tavolo, i giochi di ruolo, i giochi di gruppo e tanti altri. Risulta difficile dare una definizione di cosa sia un gioco di società e cosa non lo sia, ma basta pensare ad un’attività il cui obiettivo è unicamente far giocare uno o più soggetti, che possa essere giocato continuamente e che permetta di distrarre dalla quotidianità.

I giochi da tavolo nel dettaglio

Per capire cos’è un gioco da tavolo, magari per scegliere il migliore gioco in scatola (possibile link a GP-2) adatto a noi, meglio conoscere le differenti classi di categoria.

I giochi di simulazione sono quei giochi in cui i partecipanti sono tenuti a immedesimarsi in un personaggio o in un determinato contesto. Parliamo quindi di ruoli come in Cluedo (dove ognuno interpreta qualcuno) o astratti come in Monopoly dove si impersonerà un imprenditore qualsiasi.

I giochi astratti sono quei giochi da tavolo in cui è presente una forte connotazione geometrica o di forma. In questo caso ci saranno regole precise e vincolate dove i giocatori avranno poca o nulla come fortuna.

Sono giochi astratti la dama, il Mah Jong, gli scacchi, ecc. In alcuni di essi ci saranno vere e proprie mosse matematiche in cui conta avere esperienza e strategia per vincere la partita, in netto contrasto con i giochi di fortuna dove chiunque, dal novellino all’espertissimo, ha le stesse probabilità di vittoria. Rientrano in questa categoria molti giochi che utilizzano i dadi per muovere le mosse dei vari turni, come Il Gioco Dell’Oca ad esempio. Ovviamente non tutti i giochi che utilizzano i dadi hanno un fattore fortuna preponderante, basti pensare a Risiko che controbilancia questo elemento con la statistica.

I giochi di percorso sono invece quei giochi che utilizzano un tabellone con un tragitto da compiere. Questo percorso può essere fatto svariate volte come il Monopoly o fino alla casella finale come Il Gioco della Vita.

I giochi da festa sono i preferiti per fare da apripista a un party. Il loro scopo è semplicemente far divertire i partecipanti con pochissime regole e un approccio talmente semplice da non essere un ostacolo. Parliamo ad esempio di Cranium o Exploding Kittens, giochi ad alto tasso di risate.

Per chi ama applicarsi a giochi dai regolamenti complessi esistono i wargames ovvero giochi che simulano battaglie o momenti storici. I giocatori sono chiamati a studiare approfonditamente le regole prima di iniziare una partita, a volte devono essere affiancati da qualcuno più esperto per comprendere i vari meccanismi del gioco. Questa categoria è particolarmente amata dai fan del genere perché ha un’elevata rigiocabilità (quel fattore che permette di giocare infinite partite differenti tra loro) e un realismo senza eguali. Possono esserci diverse tematiche come trama: dalla storia alla civilizzazione fino al fantascientifico.

Una delle categorie più famose è sicuramente quella dei giochi tedeschi, caratterizzati da poche regole, strategia e un target di riferimento molto ampio. I giochi tedeschi sono ideali per le famiglie o per chi vuole avere un titolo classico e sempre in voga.

Qual è la storia dei giochi da tavolo?

(immagine: giochi-da-tavola-storia.jpg) Sembra che il gioco da tavolo fosse un’attività fortemente sentita nell’antichità. Ritrovamenti e reperti archeologici ne dimostrano l’esistenza da millenni, in alcune civiltà hanno addirittura preceduto la scrittura.

Uno dei più antichi è sicuramente il mancala, un gioco di semina molto comune in Asia, Africa e Medio Oriente. L’archeologia non è sicura della sua origine ma, visto il gran numero di varianti e ritrovamenti, si pensa possa essere antecedente alla civiltà stessa.

Nell’Antico Egitto si giocava a Senet le cui regole assomigliano a quelle del Backgammon ma con una forte componente simbolica tipica degli egiziani. Pitture murali sono state ritrovate nella tomba di Merknera, risalenti al XXXIII a.C.

Il gioco di Ur, che deve questo nome in quanto ritrovato nella sua tomba reale, prevedeva l’utilizzo di 20 caselle e 6 dadi. La sua diffusione si ebbe in Iran, Libano, Egitto e regioni circostanti, nel 2600 a.C.

Abbiamo prove di molti altri giochi provenienti dall’Oriente grazie alla lista di Buddah e al Libro dei Giochi commissionato dal re Alfonso X di Castiglia. Al suo interno ci sono tutte le traduzioni in spagnolo dei giochi arabi, questo documento è fondamentale perché molti di questi giochi sono andati persi.

Badando alla storia europea, impossibile non pensare agli antichi Romani. Questo popolo è famoso per la grande importanza data alle attività ludiche e non sorprende sapere che ci fossero molto taverne che ospitavano i giocatori. Tra i loro giochi preferiti vi erano quelli di carte, con i dadi, gli indovinelli e giochi da tavolo come il Triodo (simile al Filetto moderno).

Molti giocavano anche a casa per potersi cimentare con il gioco d’azzardo, vietato per lungo tempo. Nell’era moderna, i giochi da tavolo si diffusero nel XX secolo grazie al boom economico che permise ai ceti medi di spendere per qualcosa che allietasse il loro tempo libero. Anche dopo la Seconda Guerra Mondiale si osservò un aumento della richiesta dei giochi da tavolo, per cancellare le ombre della guerra e svagare la mente. Non stupisce che i più importanti giochi da tavolo, quelli classici che tutti conoscono, siano nati proprio in quest’epoca.